Una nuova vita per tutti

Nessuna terapia farmacologica si è dimostrata finora efficace e priva di effetti collaterali. Non c'è alternativa. Tutta la famiglia deve assumere corretti stili di vita.

Assai di rado viene prescritta la classica ‘dieta’: cioè una  restrizione alimentare rigorosamente pesata.
Questo avviene per due ragioni: prima di tutto nei bambini o adolescenti in fase di crescita e senza complicanze l’obiettivo sarà dapprima il mantenimento del peso nel tempo piuttosto che un dimagramento anche perchè queste diete servono a poco. Ogni restrizione alimentare ottiene per breve tempo una riduzione di peso, ma raramente il peso raggiunto è mantenuto a medio-lungo termine

Intervenire prima possibile

Nella maggior parte dei casi un bambino sovrappeso diventa un adulto sovrappeso con problemi legati a questa patologia. È quindi opportuno intervenire il prima possibile, con opportuni esami per escludere una causa endocrina  e iniziare una corretta alimentazione supportata da attività fisica. È molto importante che i genitori, evitino di alimentare i propri figli con cibi che possono essere graditi dal punto di vista organolettico ma non necessari a un adeguato sviluppo.
È fondamentale educare con l'esempio per insegnare ai bambini ciò che è indispensabile per l'accrescimento e ciò che invece può essere una golosità. I bambini sanno imparare molto più alla svelta degli adulti e quindi è molto più facile modificare le loro abitudini alimentari non corrette.

La terapia nutrizionale

Spesso sono le abitudini alimentari che devono essere modificate cercando di coinvolgere le famiglie in uno schema che sia valido per tutti i componenti. «La famiglia che collabora non dovrà tanto ridurre le porzioni o immaginare ‘menu speciali’: deve evolvere in una direzione più sana i propri riti quotidiani e le proprie abitudini», nota il professor Giuseppe Chiumello che è stato professore di Endocrinologia pediatrica e direttore della Endocrine Unit del Children Hospital di Pittsburgh.

Negli ultimi 30 anni l'eccesso ponderale nei bambini e negli adolescenti è aumentato notevolmente. La causa di tutto questo è dovuto in massima parte alla mancanza di tempo da dedicare all'attività fisica e in parte a una alimentazione non corretta.
Va tenuto presente che per i ragazzi che sono in fase di sviluppo è indispensabile che i pasti siano bilanciati nelle loro componenti proteiche, glucidiche e lipidicai.

Esercizio fisico

Superare la sedentarietà è importante e molto difficile. Solo muovendosi possibilmente all’aria aperta il bambino e l'adolescente aumenteranno il dispendio calorico necessario per ridurre il peso. «Fare sport spesso significa ‘vincere’ o ottenere performance di rilievo. È chiaro che il ragazzo sovrappeso o obeso vede lo sport come qualcosa di poco adatto a lui. Invece di ‘iscriverlo in palestra’ la famiglia potrà fare passeggiate, scegliere vacanze all’aria aperta e usare più spesso la bici per gli spostamenti. «Vorrei sottolineare l’aspetto psicologico, altrettanto importante di quello strettamente medico. Se fattori psicologici possono essere scatenanti o aggravanti di uno stato di obesità, non bisogna dimenticare che spesso il disagio psicologico si accompagna a queste situazioni. Genitori e medico dovranno fare molta attenzione», suggerisce saggiamente il professor Giuseppe Chiumello.

Il follow-up clinico

Ovviamente questo lungo lavoro sulle abitudini deve essere accompagnato da un attento controllo della situazione clinica del bambino e del ragazzo adolescente.
Per valutare i risultati ottenuti con il cambiamento dello stile di vita, sia fisico che alimentare il peso non è la variabile più importante, ‘’ ricorda il professor Giuseppe Chiumello’’,  infatti una attività fisica aumenta la massa muscolare più di quanto non riduca i depositi di grasso. Questi esami clinici che molto probabilmente risulteranno migliorati hanno l’effetto di premiare il loro lavoro, e il nostro».

Tabelle da leggere con attenzione

Molte sono le tabelle che indicano il peso ideale in rapporto all'altezza ma e importante soprattutto valutare il paziente tenendo conto della struttura. In rapporto a questi dati è più logico stabilire il peso del soggetto.
Difficilmente si osservano delle gravi obesità che non sottintendono patologie particolari pertanto è anche più facile procedere a una impostazione che si basa fondamentalmente su alimentazione e attività fisica.

Spesso sono le abitudini alimentari familiari che intervengono negativamente sull'accrescimento ponderale del ragazzo o della ragazza ed è molto più difficile intervenire in questo senso cercando di coinvolgere le famiglie in uno schema che sia valido per tutti i componenti.