Il dovere di agire
La maggior parte dei bambini e ragazzi obesi diventano adulti obesi, a rischio di diabete e malattie cardiovascolari. È quindi necessario prevenire e gestire il sovrappeso il più presto possibile.
Vostro figlio vi sembra sovrappeso? Se è così fate bene a non essere tranquilli. Nell’immaginario collettivo "grasso è bello": ma essere obesi è una malattia, tanto più grave se si presenta nell'infanzia o nell'adolescenza.
Purtroppo è raro che il sovrappeso in quanto tale preoccupi i genitori, più spesso il parere del Pediatra è richiesto per altre ragioni: "Io e mio marito vediamo piccoli i suoi genitali” affermano (in realtà spesso sono semplicemente 'affondati' nel grasso addominale). "Si vergogna ad andare in piscina perché gli è comparso il seno e lo prendono in giro", “ anche se mangia poco rispetto ai suoi fratelli e ai compagni aumenta di peso. Ho già tolto lo zucchero, solo un po' di miele alla mattina, spesso salta la colazione , a pranzo non mangia pane e pasta, solo qualche volta alla sera” riferiscono i genitori.
Se si accenna al sovrappeso, la reazione iniziale dei genitori è una sottovalutazione del problema "In famiglia siamo tutti un po' grassottelli". Molti ritengono che l'obesità infantile, sia un problema temporaneo: "con lo sviluppo andrà tutto a posto", sperano le madri. Purtroppo non è sempre vero: molti bambini e ragazzi obesi diventeranno adulti sovrappeso o obesi.
Un adulto obeso ha una probabilità molto alta di sviluppare il diabete e le sue complicanze o una aterosclerosi che può predisporre a ischemie, infarti e ictus. Anche fegato e articolazioni ne soffriranno per non parlare del disagio psicologico e delle difficoltà nella vita di relazione dell'adolescente e dell'adulto.
In Italia il 25% di soggetti tra 0 e 18 anni (dato medio) ha un sovrappeso, con un picco nella fascia d’età 9-11 anni, e il 13% è francamente obeso.
Le cause del sovrappeso e dell’obesità
«Si tende spesso ad attribuire il sovrappeso o l’obesità a cause non alimentari – ‘la tiroide’ è la più citata –. In realtà solo in un caso su venti l’obesità in età evolutiva ha una causa diversa dall’eccesso di nutrizione», assicura Giuseppe Chiumello, a lungo docente di Pediatria presso la Facoltà di Medicina dell’Università Statale di Milano e dell'Ospedale San Raffaele. «Quasi sicuramente il bambino è sovrappeso o obeso perché mangia troppo e, essendo sedentario, consuma poco».
I danni del sovrappeso
L’obesità (e in qualche misura anche il sovrappeso) nel bambino e nell'adolescente impatterà pesantemente sulla vita del futuro adulto. Già da molti anni è stato dimostrato che una obesità in età pediatrica comporta in età matura e nella vecchiaia un incremento del rischio di patologia cardiovascolare, di tumori del colon-retto e di artrosi.
L’eccesso di grasso nel corpo determina una minore sensibilità dell’organismo all’insulina; il pancreas reagisce aumentandone la secrezione. Questa ‘risposta compensatoria’ permette di ristabilire l’equilibrio, ma a prezzo di una concentrazione più alta di insulina nel sangue. L’eccesso di insulina a sua volta favorisce l’aumento del grasso, creando un circolo vizioso che si aggiunge alla ipernutrizione.
In un periodo di tempo che può essere lungo o molto breve il pancreas, affaticato dal superlavoro, produce meno insulina del necessario e questo aumenta la concentrazione di glucosio nel sangue. Pochi adolescenti hanno un vero diabete, ma molti hanno già in giovane età una ridotta tolleranza al glucosio (IGT).
Da non sottovalutare il disagio psicologico secondario all’eccesso ponderale; spesso ragazzi e adulti sono impietosi nelle loro battute e osservazioni. La sofferenza psicologica va prevenuta e in qualche caso anche curata. Uno psicologo preparato può essere di enorme aiuto.